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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

I comfort books

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  Passo intere giornate a pensare cos'è il dubbio  (Alda Merini) Poi ci sono quelle sere in cui mi basta aprire un libretto della grande Alda e trovo sempre qualche aforisma che mi risuona dentro, che sembra racchiudere il senso di giornate un po' così, tra il caldo e il freddo, la noia e l'azione, la tentazione di una coperta morbida e la voglia di perdersi tra le parole. Perché ci sono sere in cui ci si chiede se le parole dette sono state capite, ma poi quelle parole te le ritrovi appiccicate al cuore e allora sì, sai che erano giuste, ma forse erano chiare davvero solo a te.  E ci sono sere che concludono una giornata di  pensieri che hanno la fisionomia del sogno, o di sogni che hanno tutta l'aria di essere pensieri e non si può fare a meno di trovare rifugio in un abbraccio e in un libro caro, di quelli che si aprono solo per essere letti a pezzi, come morsi di una mela golosa. Quei libri che bisogna avere a portata di mano e che talvolta

Come l'acqua... per i fumenti

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 Oggi ho scritto il titolo prima di pensare davvero a cosa scrivere, "Come l'acqua..." ed ecco che mi è tornato in mente i film " Come l'acqua per il cioccolato " e poi il libro da cui è stato tratto, Dolce come il cioccolato (tutta roba recente, eh) e poi, loro. I fumenti. Proprio dalla poesia alla prosa più cruda, dallo struggimento di una storia d'amore piena di infelicità, ai pentoloni fumanti per dare sollievo al mio naso (che poi quando non bastano, vai di ettolitri di acqua di Sirmione). Che dire. Le ultime due settimane sono state un balletto di virus influenzali ( lo so che ne avevo già parlato , ma qui hanno sferrato il grande attacco), che prima hanno più o meno toccato gli altri componenti della famiglia, poi hanno messo ko la sottoscritta, la quale tanto si vantava che con 38 di febbre è pimpante e fresca come una rosa, manda avanti la baracca, ecc.. ecc... e poi ha passato 6 giorni 6 con il febbrone, perfettamente mimetizzata con il

I libri sul comodino

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  Magari capita solo a me, ma ci sono sere in cui mi pare che la giornata sia durata 45 ore, tra l'altro senza pause. Quelle sono sere in cui, se voglio fare qualcosa di intellettuale, guardo facebook (!!!), oppure più saggiamente arranco verso il letto perché ormai sono dissociata dall'universo. Puntualmente, mentre appoggio la testa sul cuscino, un'inquietudine sottile inizia a invadermi le periferie cerebrali. Non prendo subito sonno, piano piano i pensieri prendono forma ed ecco... Sono le 23.30, la casa è già nel silenzio, e  mi ricordo solo in quel momento che devo far partire l'asciugatrice, altrimenti domani il piccolo va all'asilo in pigiama perché in due giorni è riuscito a sporcare tutta la sua fornitura di pantaloni da combattimento. Oppure, e qui è il panico totale, realizzo che domani c'è storia e io ho preparato la lezione di italiano e adesso devo fare appello a forze ignote dentro di me per riuscire a elaborare una lezione come si deve. Mette

Salon du chocolat a Milano

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 Plin, plon. Comunicazione di servizio. A proposito di cioccolata, torte ecc... , sapete che a Milano si apre il Salon du Chocolat? Ecco le date: 13-15 febbraio. Dove? Presso The Mall - Porta Nuova Varesine, zona Garibaldi. Qui tutte le info . Ci sono moltissime proposte,  dal "chocofashion" al "chocofamily". Direi che ci si può sbizzarrire ;-)

Di cioccolata, torte e caffè

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 Il titolo del blog è un inno ai libri e al cioccolato, al cioccolato quello buono, di solito fondente, o fondente e nocciole. Per me questo è IL cioccolato. Ma lo è anche  una cioccolata calda, magari accompagnata da qualche biscottino croccante,o il gianduiotto che ti si scioglie in bocca (e io quelli di Stratta ogni tanto li sogno di notte, mi tocca proprio tornare a Torino per fare scorta). (Comunque no, non sono golosa. In realtà io il cioccolato lo contemplo e lo annuso, poi mangio al massimo la crema di carrube, che è tutta salute...). Prima stavo pensando alla colazione di domani. Il fine settimana è l'unico momento in cui possiamo fare colazione tutti insieme (anche se di sabato io lavoro, ma inizio tardi), quindi mi piace preparare una torta, apparecchiare bene la tavola - cosa che comunque cerco di fare anche durante la settimana - e godermi il caffè in tutta lentezza. Al mattino sono un bradipo, senza caffè vago come un'ameba per casa e non riesco a collegar

Metti un San Valentino a Milano (con l'arte di Ad Artem)

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Il 14 febbraio si avvicina... San Valentino, la festa degli innamorati. Da quando posso festeggiarlo (quel sant'uomo mi sopporta ancora, nonostante tutto), faccio la superiore e dico che è solo una festa commerciale, però poi il regalino lo voglio e se non arriva ci resto anche un po' male. Quando si dice la coerenza. Quando ero più "giovane" (anche adesso sono giovane, molto giovane, sono solo un po' più matura e comunque l'età mentale non corrisponde con quella anagrafica) e non mi filava nessuno, passavo la giornata a rosicare e a lagnarmi sul destino infelice delle single circondate da coppie felici, affiatate e  melense. Le compagne  portavano a scuola i cioccolatini, l'anello di paccottiglia, o il braccialettino e io sbattevo la testa sul Rocci e mi domandavo cosa avessi fatto di male per trascorrere il 14 febbraio con Plutarco. Poi, il 15, un sospiro di sollievo. Tralasciando ora questi dettagli che provocano in me rimembranze depressi