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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Narratè: la lettura ha scoperto l'acqua calda

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  Immagine di proprietà di Narratè Ok, non sarà cioccolata, ma come si può negare il fascino di una tazza di tè? Gustato con calma, accompagnato da un biscottino, o meglio ancora da scones con burro e marmellata di fragole che fa tanto cream tea. E se poi alla tazza di tè ci aggiungiamo un libro, be', che altro desiderare per risollevare corpo e spirito durante un pomeriggio come quello di oggi, grigio e ventoso? Tutto ciò per dirvi che... Ho appena scoperto che qualcuno ci ha pensato e ha dato vita a un progetto di EnterTEAnment, di editoria creativa, di intrattenimento a base di tè! Di cosa si tratta? Di un progetto che si chiama Narratè (la lettura ha scoperto l'acqua calda) . Cioè di un libretto. Con attaccata una bustina di tè. Sul retro si stacca la bustina di tè e la si mette in infusione nell'acqua calda. Durante il tempo di infusione, si legge il libretto, che racconta le peculiarità di una città del mondo. Finito il libretto? Il tè è pronto. Si mette

Il Moleskine rosa

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C'è un oggetto che fa subito intellettuale, vintage e chic(almeno per me): il Moleskine. O la Moleskine - come spesso sento dire - al punto che non ho mai capito veramente se sia femminile o maschile. Di solito chiamo questo taccuino  "il" Moleskine, essendo appunto taccuino. Ma poiché è chic fino all'ultima pagina, non escludo sia femmina, anzi, direi che è inevitabilmente femmina. Diciamo che il Moleskine per eccellenza è quello nero. Usato da Hemingway, immortalato da Chatwin nelle Vie dei canti (che se mi immortali un taccuino a Parigi stai pur certo che poi gli giuro amore eterno) è diventato oggetto di culto da quando l'azienda milanese Moleskine , nel 1997, ha deciso di far ripartire la produzione. Copertina rigida o morbida, carta acid free, cuciture in vista. A me fa subito ispirazione. Nero, però, mi intristisce, troppo serio per i miei voli pindarici. Ma qualche settimana fa, complice anche un'amica superfashion che l'ha esibito con

I caffè storici di Torino: il tour organizzato / parte seconda

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Rieccomi con il seguito del goduriosissimo tour della Torino del cioccolato. Piazza San Carlo Dopo aver lasciato Palazzo Madama, siamo poi arrivati in Piazza San Carlo, un autentico gioiello, sia per l'architettura, sia per i suoi locali. Piazza San Carlo è considerata il salotto di Torino e la sua fama è pienamente meritata: elegante, accogliente e, a mio avviso, rétro quel tanto che basta. Pensate che in questa piazza ci sono ben quattro locali degni di nota: la confetteria Stratta , il Caffè Torino , il Caffè San Carlo e il ristorante Caval 'd Br ô ns (questi ultimi non hanno un sito internet). Cominciamo da Stratta: nel post precedente vi ho fotografato i suoi gianduiotti. Stratta è una confetteria nata nel 1836, così celebre per i suoi cioccolatini e le sue prelibatezze da diventare la confetteria della famiglia reale, nonché il luogo quotidianamente frequentato da Cavour, che amava lì sorseggiare una cioccolata a cui mescolava delle nocciole, appositamen

I caffè storici di Torino: il tour organizzato / Parte prima

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 L'interno del Caffè Torino Grazie al mio lavoro, ho sempre l'opportunità di conoscere cose nuove. Non solo perché si studia ogni giorno, ma perché, con un po' di spirito di iniziativa e tanta curiosità, si possono organizzare uscite didattiche straordinarie. Un esempio? Il tour di pochi giorni fa. A Torino . Alla scoperta dei caffè storici. Per me, che spesso viaggio con la fantasia in epoche passate e mi sento sempre un po' vintage dentro, un'autentica manna. Si tratta di un tour guidato organizzato dal Portale dei parchi di un paio d'ore, con partenza da Piazza Castello, di fronte al  Teatro regio . La nostra guida, un personaggio simpaticissimo e coloratissimo, ci ha condotti alla scoperta di Torino non solo come prima capitale del regno d'Italia, ma soprattutto come capitale del cioccolato. La tradizione del cioccolato, a Torino, è infatti molto antica.  Il duca Emanuele Filiberto , chiamato a comandare l'esercito spagnolo contro i Fr

Perché Livre au Chocolat

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Un nuovo blog per ritornare nella blogosfera. Chi mi conosce sa che non è la mia prima esperienza come blogger. Sono stata per un po' lontana da questo mondo, ma il richiamo era troppo forte per ignorarlo ancora. Un nuovo blog sulle mie passioni: i libri, le librerie e tutto ciò che sta nel mezzo, dai taccuini agli oggetti di cartoleria, dai caffè letterari alle aule di scuola (eh, sono una prof. di lettere). Ma anche sul cioccolato, quello buono, che ha il sapore di viaggi e carezze, che ti sorprende sempre per  la consistenza vellutata, e che, se accompagna un romanzo o una poesia, diventa sublime esperienza di cultura. Un blog dal titolo francese, una lingua che amo tanto e che mi rimanda a Parigi, la mia città del cuore.