Siamo quasi alla fine di questo 2024. Tempo di bilanci per qualcuno, di progetti, di nuovi inizi. Per molti l'anno nuovo inizia a settembre, mentre il primo gennaio è solo una questione di calendario nuovo. Per qualcun altro, il primo gennaio è la prima pagina di un nuovo anno da scrivere. Io mi colloco tra coloro che augurano buon anno a settembre, ma le vacanze di Natale, da qualche anno a questa parte, mi inducono a una pausa di riflessione generale. Sarà che, per me, questo periodo ha più il sapore di un anniversario di tempi difficili e, se mi volto indietro, ogni volta mi trovo a pensare: "Ce l'ho fatta". Il tempo lenisce e cura, ma non cancella e forse è un bene che sia così, perché la consapevolezza è grazia, nonostante tutto. È un tempo che mette in pausa il prima e il dopo, un ponte tra dicembre e gennaio, tra le luci e il gelo che precede la primavera. Una pausa, proprio come questa poesia di Giorgio Caproni (1912-1990), tratta da Ballo a F...
Di scuola, di libri, di cioccolato e ciò che sta nel mezzo