Di tanto in tanto, mi ritrovo a sfogliare una delle mie raccolte di poesie del cuore, Mandate a dire all'imperatore di Pierluigi Cappello; nonostante le piccole dimensioni, più che un libro si potrebbe definire uno scrigno di parole.
Le poesie non sono molte, ma ognuna scava l'anima. Ed è incredibile come il poeta riesca a dare un senso anche a ciò che diamo per scontato.
Una matita, per esempio. Uso matite tutti i giorni, sottolineo libri, scarabocchio, scrivo appunti o liste della spesa. Non mi ero mai soffermata sull'anima della matita.
Per questo amo la poesia: perché mi mostra quello che non vedo. Perché offre prospettive nuove e sguardi rinnovati.
POESIA SCRITTA CON LA MATITA
(Tricesimo, 5 gennaio 2010)
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