Da sempre la calligrafia mi affascina: il mondo di inchiostro, pennini, carta pregiata ha sempre evocato in me scenari di altri tempi, di amanti che si scrivevano lunghe lettere sigillate con la ceralacca, di poeti intenti nella scrittura al lume di una candela, fino ai falsari che, in cambio di un gruzzolo di monete d'oro, applicavano la loro arte calligrafa al servizio dell'inganno.
Volete mettere quanta avventura in righe vergate a mano, rispetto a un'email che si disintegra nel cyberspazio cliccando su un'icona a forma di bidone della spazzatura? Nessuno qui mette in dubbio l'utilità delle email; qui, però, si parla di fascino. E tra una lettera e un'email "non c'è storia", direbbero i miei studenti.
Questo breve preambolo per dirvi che uno dei miei sogni - che ancora non so quando concretizzerò, ma ce la farò - è seguire un corso proposto dall'ACI (Associazione calligrafica italiana); quando, durante gli anni dell'università, lavoravo come assistente tecnico museale presso la Biblioteca Braidense, ebbi l'opportunità fare da guida al pubblico per una mostra di calligrafia, allestita proprio dall'ACI . E' stato subito amore. Già a quell'epoca espressi il desiderio di frequentare un corso. Sono passati tanti anni, il corso non l'ho fatto, ma l'amore, quello sì, è rimasto sempre vivo.
Adoro la carta spessa ricavata dal tessuto, mi piacciono l'odore dell'inchiostro, il rumore del pennino, la gestualità elegante di chi scrive con l'intento di creare arte.
Ovviamente la calligrafia proposta dall'ACI è un'arte vera che richiede appositi strumenti del mestiere e che segue regole ben precise e codificate, alcune addirittura secolari. Chi invece volesse provare ad accostarsi più "semplicemente" (ma ciò non vuol dire che sia banale) al mondo della bella scrittura, alla scrittura che diventa disegno, alla scrittura insomma più creativa e personale, slegata dalle norme più rigide della calligrafia, può provare con l'handlettering.
In Italia c'è un bellissimo blog di handlettering, il Castello di Zucchero, una vera e propria miniera di ispirazioni e di creatività (tra l'altro, c'è anche uno shop che potrebbe indurvi a spese folli, io ve lo dico e poi non ditemi che non vi avevo avvisato). Nel suo blog, Chiara Bacchini vi guida alla scoperta della bella scrittura tramite consigli, esempi, spiegazioni semplici ed efficaci (io acquistai l'anno scorso la sua piccola dispensa e devo dire che, come inizio, non è affatto male)
Altro suggerimento, che sicuramente è già noto ai cultori dell'handlettering, è il libro americano Cretive lettering and beyond (su Amazon a €15,50) , un delizioso libro di 144 con copertina flessibile dedicato al mondo della bella scrittura, su carta e su lavagna e perfino come ricamo.
Il libro è scritto interamente in inglese, ma non temete: ci sono così tanti esempi e così tante foto che, anche se non conoscete bene l'inglese o non lo conoscete affatto, non potrete non capire i passaggi e le varie tecniche proposte.
Chi di voi si è mai dedicato all'handlettering? E chi ha avuto la fortuna di frequentare, invece, un vero e proprio corso di calligrafia?
Buon mercoledì pomeriggio!
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