" È la paura" rispose il Cristo. "Essi hanno paura di te". "Di me?" "Di te, don Camillo. E ti odiano. Vivevano caldi e tranquilli dentro il bozzolo della loro viltà. Sapevano la verità, ma nessuno poteva obbligarli a sapere, perché nessuno aveva detto pubblicamente questa verità. Tu hai agito e parlato in modo tale che essi debbono saperla la verità. E perciò ti odiano e hanno paura di te. Tu vedi i fratelli che, quali pecore, obbediscono agli ordini del tiranno e gridi: 'Svegliatevi dal vostro letargo, guardate le genti libere; confrontate la vostra vita con quelle delle genti libere!'. Ed essi non ti saranno riconoscenti, ma ti odieranno, e se potranno, ti uccideranno, perché tu li costringi ad accorgersi di quello che essi già sapevano, ma, per amore di quieto vivere, fingevano di non sapere. Essi hanno occhi ma non vogliono vedere. Essi hanno orecchie, ma non vogliono sentire. Sono vili ma non vogliono che nessuno dica loro che sono vili...
Di scuola, di libri, di cioccolato e ciò che sta nel mezzo