Ho letto un post su instagram di Healtyhmind che dice così:
Per quante lauree, soldi o responsabilità tu possa avere, è il modo in cui tratti le persone che definisce la tua educazione.
Mi è venuto da sorridere...
Posso solo constatare che, sempre più spesso, chi ha ruoli di responsabilità tende a maltrattare, a volte anche a massacrare, i sottoposti o presunti tali; anche tra "pari grado" si assiste talvolta allo strano fenomeno dei "maiali di Orwell". Qualcuno più uguale di qualcun altro. E così vai di dispetti, ricatti, pettegolezzi: anziché vivere in pace, sembra che ci siano persone che passano parte della loro giornata a escogitare mezzi per far dannare il prossimo. Con il risultato dell'ulcera gastrica collettiva. A me pare che i più abbiano perso la gioia di fare quello che fanno e vivono in un livore perenne che nasconde una profondissima insoddisfazione. Siamo circondati da gente arrabbiata e da esempi - se pensiamo a trasmissioni televisive o video sui social - di persone perennemente in lotta con il mondo.
In ogni caso, se il modo in cui certi soggetti trattano le altre persone definisce la loro educazione, be', viene da chiedersi se educazione sia un concetto a loro noto.
E qui arriva in soccorso il nostro amico Dante. Inferno, canto XXVI. Credo già abbiate tutti indovinato la terzina:
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguire virtute e conoscenza.
E no, non è solo la sete di conoscenza che ci diversifica dai bruti, è come ci atteggiamo, cosa vogliamo costruire nel tempo che ci è dato. Se sopraffazione violenza, infelicità oppure se vogliamo impegnarci per portare un contributo significativo alla nostra e alla altrui vita. Che poi, non è che si debbano compiere gesti eclatanti: basta fare le piccole cose con amore, avere una parola buona, avere un pregiudizio benevolo sulle cose e sulle persone.
Avevo già parlato di gratitudine. Oggi invece parlo di quel pregiudizio buono sulle cose e sulle persone; non partire perennemente con il piede di guerra, anche se poi è lecito e doveroso allontanarsi quando non si viene rispettati.
La virtù e la conoscenza. Siamo nati per questo, siamo nati per fare il bene e siamo nati per conoscere. Dobbiamo ricordarcelo spesso.
Che bellezza la vita.
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