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I migliori strafalcioni della Maturità 2025

 Mi sono divertita a costruire una storiella inverosimile con i migliori errori sentiti durante la Maturità 2025. Ogni refuso, ogni errore grammaticale e sintattico sono voluti... Dobbiamo prenotare le vacanze in un agriturismo incentivato da Giolitti a Gelusalemme, durante il processo di Norimberga, dove hanno processato Heichman e Hanna Arendt faceva la cronista.  La camera da letto avrà alle pareti il Viandante sul mare di nebbia di Leonardo Da Vinci (o forse era Monet) e quadri della corrente pittoresca. Le immagini saranno senza peluria.  Sul comodino, poesie belle di D'Annunzio che era un oratore e scriveva cose belle con parole belle perché lui amava le cose belle ed era tutto ehm bellissimo anche se senza significato perché il significato non gli piaceva. Poi lui faceva anche volantinaggio a Vienna. Ci sarà anche il celeberrimo romanzo Einstein di Mary Shelley.  Intorno a noi la natura che piaceva tanto a Leopardi, Leopardi che ha scritto A Silvia, che è una ...
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Blu d'estate

  Qui i giorni passano alla velocità del lampo.  Sono ormai iniziati i famosi tre mesi di vacanze per i docenti, così tra scrutini, corsi pnrr, collegi docenti e riunioni varie, faccio un po' fatica a godermi le vacanze. Mettiamoci che lunedì inizierò pure la maturità in una scuola a 1h di  strada da casa mia e sarà ancora più difficile godersi la lunghissima pausa estiva iniziata ovviamente il giorno 8 giugno.   Scherzi a parte, ieri stavo affrontando un ripasso pre maturità con i miei ragazzi di quinta e stavo pensando  a quanto l'estate sappia essere poetica, nella sua dolcezza, ma anche nella sua calura soffocante. E' una stagione che conclude e che, concludendo, crea nuovi inizi. E' una stagione che, specie nei giorni a cavallo tra la primavera e l'inizio dell'estate vera e propria, è carica di quei profumi forti - incredibile dictu, si sentono anche in pianura - che poi non si sentono più.  Giugno, il mese dell'attesa degli esami, delle vacanze, ...

Perché i professori hanno tre mesi di vacanza

  Sta finendo maggio.  Chi insegna lo sa.  Maggio è QUEL mese. Il mese delle ultime interrogazioni, degli ultimi pacchi di verifiche, degli studenti che sembrano tori chiusi nel recinto, delle aule che puzzano, del caldo che scoppia tutto d'un tratto e rende roventi i palazzoni anni '70 che ospitano le scuole italiche.  Maggio è il mese in cui "Prof. posso fare il recupero l'8 giugno?" (domenica. Scuola finita), "Prof., ho preso quattro tutto l'anno, se le dico le battaglie combattute da Napoleone mi dà 6?", "Prof., ma se uno ha la media del 4.80 ha il debito oppure lo presenta con il 6?".  Maggio è il mese in cui i docenti si trascinano con il colorito verdognolo per i corridoi e si lamentano un po' più del solito, perché il solito è sempre un lamentarsi tantissimo. Qualcuno però lo vedi già abbronzato e quelli sono i prof. di educazione fisica.  Maggio è il mese in cui stanno per concludersi i corsi universitari per il ruolo e i fortu...

La più bella dichiarazione d'amore della storia

In questi tempi in cui è tutto un etichettare come "medioevale" ciò che è retrogrado e maschilista, etichetta che identifica immediatamente come ignorante chi la usa, in questi tempi, dicevo, è utile ricordare che una delle dichiarazioni d'amore più belle della letteratura, è proprio medievale.  Ma come? "Quei bigottoni affezionati al patriarcato" (altra parola della quale i più ignorano il significato autentico) sapevano pronunciare parole d'amore? Non erano forse lì pronti a sottomettere le donne, umiliarle, offenderle? Per amore di verità si dovrebbe ricordare che solo nel Medioevo abbiamo avuto poeti che celebravano le donne come angeli, che sembrano essere venute sulla terra per mostrare un miracolo e che sono così elevate che addirittura non si ha l'ardire di guardarle (O preferite Tony Effe?).  È quindi pr oprio nel Medioevo, più precisamente nel canto XXXI del Paradiso, che Dante, nel salutare Beatrice, pronuncia queste parole:  Tu m’hai di servo...

Il primo sabato di maggio

Il primo sabato di maggio, con la temperatura quasi estiva. La spesa di verdura dal contadino, quello che ti regala sempre un mazzolino di rucola, un paio di zucchine o le erbette e ha l'insalata più buona del mondo.  La passeggiata in centro, al mattino presto, mentre il mercato già si riempie di gente e le vie principali proprio oggi sono disseminate di bancarelle di fiori e piante. Non si può resistere a comprare un grande vaso di fiori rossi. Il caffè in piazza, in solitudine pur circondati di gente, perché è bello concedersi di fare le cose al proprio ritmo.  E poi il giro in libreria, a perdersi tra libri, penne e quaderni. È proprio vero che, quando si impara a non dare scontato più niente, nulla più appare banale.  Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all’ o...

L'essenza del poeta - Lorenzo Calogero

  S ono capitata sulla pagina dell'editore Crocetti e ho scoperto che il numero in edicola di Poesia è dedicato al poeta Lorenzo Calogero , definito il "Rimbaud italiano".  Chi era Calogero? Non ne avevo idea prima di quel video (magari per voi è nome noto, io ammetto urbi et orbi la mia ignoranza). Così ho iniziato la ricerca e ho scoperto che è nato a Melicuccà (RC)  nel 1910;  laureato in medicina, ha esercitato la professione, pur con grosse difficoltà a causa della sua nevrosi che lo spinge a tentare il suicidio per ben due volte. Allaccia un rapporto di amicizia con Sinisgalli, che si interessa subito alla sua poesia; i rapporti con gli editori, invece, non sono mai facili, anche a causa della sua malattia, per la quale viene ricoverato in una clinica per malattie mentali. Viene trovato morto nella sua casa il 25 marzo 1961. Un poeta tormentato, quindi, come tanti ne ha conosciuti la storia della letteratura. Credo siano pochi coloro che sanno immergersi nella ...

Del perdono, con Dante e Jane Eyre

  Se tutti fossero sempre gentili e obbedienti con chi è crudele e ingiusto, i cattivi avrebbero la meglio, non avrebbero mai paura e quindi non cambierebbero mai, peggiorerebbero e basta. (Jane Eyre) Da giorni mi risuonano alcune frasi di Jane Eyre, tra cui questa, per cui credo proprio che dovrò rileggerlo per cogliere quegli aspetti che anni fa mi erano sfuggiti. È un libro denso, carico di insegnamenti importanti che talvolta ci sembrano sbagliati, perché in fondo stare male e subire sembra che talvolta ci dia un'aria di bontà, rispetto al ribellarsi alle ingiustizie. Però è proprio vero: se non ci si ribella mai a ciò che è ingiusto, si diventa complici del male. "Alma sdegnosa!", dice Virgilio a Dante che si rifiuta di avere a che fare con Filippo Argenti nel canto VIII dell'Inferno. Che non vuol dire "Anima superba", ma anima che sdegni il male. Con il male non si dialoga. Non si scende a compromessi.  Sento spesso parlare del perdono per i torti subi...