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Vacanza!

  La parola "vacanza" significa tempo libero, tempo vuoto dalle occupazioni quotidiane.  Nell'epoca dei social, la vacanza sembra diventata o uno stile di vita (ci sono persone che sembrano essere perennemente in vacanza) o un tempo da riempire di mille cose, in una ricerca sconsiderata dell'ostentare.  Da qualche anno  a questa parte, non solo ho imparato a praticare la gratitudine , ma ho imparato anche a godermi veramente le vacanze come tempo lento (anche perché il periodo lontano da casa si riduce a pochi giorni rispetto al tempo delle vacanze dal lavoro. Sono insegnante, invidiatemi ).  La sveglia quando non ho più sonno, le chiacchierate fino a tarda sera, le passeggiate, il caffè con mio marito che però si sveglia sempre alle 5 e non so bene come faccia, i libri divorati anche di mattina e non solo di notte, il prendermi cura della mia piccola casa, la piscina nel tardo pomeriggio quando il sole non scotta più, il cornetto Algida al bar della piscina, le...
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Sulla protesta all'esame di Stato

L'esame di maturità è terminato da quasi un mese, ma ancora, ogni tanto, i giornaloni ripostano la notizia dei ragazzi che, avendo una valutazione tra prove e crediti superiore al 60, si sono rifiutati di sostenere l'orale. O, per meglio dire, si sono presentati all'orale, hanno firmato la presenza e poi non hanno parlato perché trovano ingiusto il sistema scolastico.  Io trovo che questa protesta non  abbia alcun senso, per lo meno portata avanti così.  È vero che la scuola (parlo di scuola pubblica, non parlo volutamente di realtà per le quali si deve pagare una retta per frequentare) ha mille mancanze, è verissimo che non tutti i docenti sono in grado di svolgere il loro lavoro, sia per qualità umane, sia per preparazione. Purtroppo gli incapaci ci sono in tutti i settori, ma che gli incapaci siano presenti nelle scuole è un fatto grave perché a loro sono affidati i giovani.  Statisticamente, però, non è possibile trovare un luogo di lavoro in cui il 100% dei lavo...

L'angolo di Don Camillo: fare la cosa giusta. L'angelo del 1200

  C'è un raccontino in Don Camillo e il suo gregge che mi era sempre passato inosservato. Sei pagine, breve come tutti i raccontini; ho letto tante volte i libri del mondo piccolo, ma L'angelo del 1200 proprio non me lo ricordavo.  Inizia così: " Morì il vecchio Bassini e sul suo testamento c'era scritto: 'Lascio tutto all'arciprete perché faccia indorare l'angelo del campanile, così luccica e di lassù posso capire dov'è il mio paese'. " Don Camillo, ovviamente, vuole fare la volontà del defunto e chiama gli specialisti di città per visionare l'angelo. Il responso è unanime: quell'angelo sul campanile è un capolavoro del 1200. Don Camillo non capisce come sia possibile, la chiesa ha più o meno trecento anni, dove stava quell'angelo prima della costruzione della chiesa? Ma gli esperti confermano: la datazione è 1200.  Ovviamente la questione della doratura dell'angelo diventa a poco a poco un affare di tutto il paese: è un angel...

I migliori strafalcioni della Maturità 2025

 Mi sono divertita a costruire una storiella inverosimile con i migliori errori sentiti durante la Maturità 2025. Ogni refuso, ogni errore grammaticale e sintattico sono voluti... Dobbiamo prenotare le vacanze in un agriturismo incentivato da Giolitti a Gelusalemme, durante il processo di Norimberga, dove hanno processato Heichman e Hanna Arendt faceva la cronista.  La camera da letto avrà alle pareti il Viandante sul mare di nebbia di Leonardo Da Vinci (o forse era Monet) e quadri della corrente pittoresca. Le immagini saranno senza peluria.  Sul comodino, poesie belle di D'Annunzio che era un oratore e scriveva cose belle con parole belle perché lui amava le cose belle ed era tutto ehm bellissimo anche se senza significato perché il significato non gli piaceva. Poi lui faceva anche volantinaggio a Vienna. Ci sarà anche il celeberrimo romanzo Einstein di Mary Shelley.  Intorno a noi la natura che piaceva tanto a Leopardi, Leopardi che ha scritto A Silvia, che è una ...

Blu d'estate

  Qui i giorni passano alla velocità del lampo.  Sono ormai iniziati i famosi tre mesi di vacanze per i docenti, così tra scrutini, corsi pnrr, collegi docenti e riunioni varie, faccio un po' fatica a godermi le vacanze. Mettiamoci che lunedì inizierò pure la maturità in una scuola a 1h di  strada da casa mia e sarà ancora più difficile godersi la lunghissima pausa estiva iniziata ovviamente il giorno 8 giugno.   Scherzi a parte, ieri stavo affrontando un ripasso pre maturità con i miei ragazzi di quinta e stavo pensando  a quanto l'estate sappia essere poetica, nella sua dolcezza, ma anche nella sua calura soffocante. E' una stagione che conclude e che, concludendo, crea nuovi inizi. E' una stagione che, specie nei giorni a cavallo tra la primavera e l'inizio dell'estate vera e propria, è carica di quei profumi forti - incredibile dictu, si sentono anche in pianura - che poi non si sentono più.  Giugno, il mese dell'attesa degli esami, delle vacanze, ...

Perché i professori hanno tre mesi di vacanza

  Sta finendo maggio.  Chi insegna lo sa.  Maggio è QUEL mese. Il mese delle ultime interrogazioni, degli ultimi pacchi di verifiche, degli studenti che sembrano tori chiusi nel recinto, delle aule che puzzano, del caldo che scoppia tutto d'un tratto e rende roventi i palazzoni anni '70 che ospitano le scuole italiche.  Maggio è il mese in cui "Prof. posso fare il recupero l'8 giugno?" (domenica. Scuola finita), "Prof., ho preso quattro tutto l'anno, se le dico le battaglie combattute da Napoleone mi dà 6?", "Prof., ma se uno ha la media del 4.80 ha il debito oppure lo presenta con il 6?".  Maggio è il mese in cui i docenti si trascinano con il colorito verdognolo per i corridoi e si lamentano un po' più del solito, perché il solito è sempre un lamentarsi tantissimo. Qualcuno però lo vedi già abbronzato e quelli sono i prof. di educazione fisica.  Maggio è il mese in cui stanno per concludersi i corsi universitari per il ruolo e i fortu...

La più bella dichiarazione d'amore della storia

In questi tempi in cui è tutto un etichettare come "medioevale" ciò che è retrogrado e maschilista, etichetta che identifica immediatamente come ignorante chi la usa, in questi tempi, dicevo, è utile ricordare che una delle dichiarazioni d'amore più belle della letteratura, è proprio medievale.  Ma come? "Quei bigottoni affezionati al patriarcato" (altra parola della quale i più ignorano il significato autentico) sapevano pronunciare parole d'amore? Non erano forse lì pronti a sottomettere le donne, umiliarle, offenderle? Per amore di verità si dovrebbe ricordare che solo nel Medioevo abbiamo avuto poeti che celebravano le donne come angeli, che sembrano essere venute sulla terra per mostrare un miracolo e che sono così elevate che addirittura non si ha l'ardire di guardarle (O preferite Tony Effe?).  È quindi pr oprio nel Medioevo, più precisamente nel canto XXXI del Paradiso, che Dante, nel salutare Beatrice, pronuncia queste parole:  Tu m’hai di servo...