Questa è LA settimana. La settimana del ritorno a scuola, delle levatacce, dei treni alle 6.29 del mattino per il figlio liceale, delle classi nuove oddio come saranno, di quella sensazione che mi accompagna da quando ho iniziato questo lavoro e cioè "mi sembra di aver dimenticato qualcosa". Il mi sembra di aver dimenticato qualcosa è una costante dei giorni precedenti l'inizio delle lezioni e il primo giorno di scuola per i ragazzi. Avrò dimenticato un modulo, un foglio, un libro, una prova d'ingresso, un documento, una tessera fotocopie, un quaderno... Ci sarà pur qualcosa che non ha trovato la sua collocazione nel luogo giusto al momento giusto. Poi, dal giorno due, mi assesto. Funziono così, ormai lo so. Settembre per qualcuno è un mese difficile. Le vacanze passate, il ritorno a una routine talvolta non amata, forse non compresa perché non pienamente scelta. O, anche nella scelta, la difficoltà di trovare, anno dopo anno, la motivazione. Ce ne parla Pirandell...
Agosto sta finendo e, tra un temporale e l'altro, pare che l'autunno questa volta voglia anticipare il suo arrivo. Lunedì sarà il primo settembre che, per noi insegnanti, equivale al primo giorno dell'anno nuovo. È il capodanno scolastico, l'incipit della nuova avventura di 205 giorni. Lo si vive sempre con un po' di emozione. Agosto che sfuma nel mese di settembre è per me il mese di un viaggio indimenticabile tra Germania, Olanda, Francia. Tra opere d'arte e bellezze naturali, 3000 km in poco meno di due settimane, a più di 10 giorni dal rientro sono qui ancora con gli occhi pieni di bellezza. Viaggiare è sempre conoscere, conoscere persone nuove, luoghi, vedere cieli di un azzurro che cambia, e mari freddi che qui da noi non conosciamo (sono stata in spiaggia a Castricum am zee, gli autoctoni in costume e io in maglione e avevo anche freddo). Ho amato tanto, più che il clamore delle capitali, le piccole città, specialmente Alkmaar, in Olanda, con i canali...