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Tornare a Itaca. Buon settembre

 


Agosto sta finendo e, tra un temporale e l'altro, pare che l'autunno questa volta voglia anticipare il suo arrivo.

Lunedì sarà il primo settembre che, per noi insegnanti, equivale al primo giorno dell'anno nuovo. È il capodanno scolastico, l'incipit della nuova avventura di 205 giorni. Lo si vive sempre con un po' di emozione.

Agosto che sfuma nel mese di settembre è per me il mese di un viaggio indimenticabile tra Germania, Olanda, Francia. Tra opere d'arte e bellezze naturali, 3000 km in poco meno di due settimane, a più di 10 giorni dal rientro sono qui ancora con gli occhi pieni di bellezza. 

Viaggiare è sempre conoscere, conoscere persone nuove, luoghi, vedere cieli di un azzurro che cambia, e mari freddi che qui da noi non conosciamo (sono stata in spiaggia a Castricum am zee, gli autoctoni in costume e io in maglione e avevo anche freddo). 

Ho amato tanto, più che il clamore delle capitali, le piccole città, specialmente Alkmaar, in Olanda, con i canali e la lentezza che la contraddistingueva, e Fnidsen, la piccola via del centro piena di negozi e di piante; i locali sui canali e le file di lucine. Alle 17 era pieno di gente che, su piccole barche, si godeva l'aperitivo o leggeva un libro. Non ho visto smartphone. Nessuno lo usava, nessuno nei locali si intratteneva con uno schermo. Le persone sapevano ancora chiacchierare, incredibile. 

Viaggiare contiene sempre il ritorno a Itaca, non è mai senza meta. Mentre si è altrove si pensa anche a casa, a quel bagaglio che porteremo al rientro fatto di cose per lo più immateriali, esperienze che tracciano ricordi e ridisegnano mappe del cuore. 

Sono grata come sempre di aver potuto nutrirmi di tanta meraviglia.

 Buon inizio di settembre a tutti, anche se oggi siamo al 30 agosto. Ma tanto so che siamo già tutti proiettati a lunedì.


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