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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Primavera, come fosse un viaggio

 Domani sarà primavera... Ogni anno mi stupisce sempre. Mi capita spesso di guidare e di ritrovarmi stupita, nel percorrere gli stessi viali casa-scuola, perché gli alberi improvvisamente sono di una bellezza lussureggiante, impreziositi di fiori bianchi e rosa. E fino al giorno prima non c'erano. Ma forse ero io che non ci avevo fatto caso. La primavera è la stagione in cui imparare a viaggiare. Veramente, metaforicamente. Percorrere una strada è anche godere delle bellezze di quella strada, ricordandosi che è necessario lo sguardo alto, curioso e non sempre concentrato verso i nostri piedi. Così vi lascio Itaca di Costantino Kavafis . Per augurarvi che domani la primavera inizi come un viaggio, che fa nuove le cose. ITACA Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere di incontri se il pensiero resta alto e u...

L'angolo di Don Camillo: La sottile tentazione della sfiducia

Uno degli ultimi libri che ho terminato e che sta ancora lì sul comodino, casomai avessi bisogno di rileggere qualche frase, è un breve ma intenso volumetto di catechismo scritto da padre Maurizio Botta : " Sceglierà lui da grande. La fede nuoce gravemente alla salute ?". L'ho comprato sia perché ammiro molto l'autore per la sua  granitica coerenza  (avete visto la sua intervista alle Iene ?), sia perché avevo bisogno di un libro come quello per una  faccenda mia personale con Dio, sia perché trovare parole semplici per concetti così grandi mi è sempre molto utile anche per spiegare autori particolarmente complessi, come Dante, per esempio. Così, tra una pagina e l'altra, mi sono imbattuta nel concetto della tentazione insito nella sfiducia. Cioè: lamentarsi, temere per il futuro (sport nazionale, ormai), avere sempre paura, in realtà sono sottili tentazioni. La fede è affidarsi, è avere fiducia, appunto, in Colui che ci ama. Continuare a temere, vivere i giorn...

Perché vivere di letteratura

  L'idea dell'intervista a Mirko Volpi , mio compagno di classe di liceo, oggi ricercatore universitario e scrittore, mi è venuta dopo che un mio studente, con  fare sorpreso, mi ha domandato: "Ma veramente c'è qualcuno pagato per studiare Dante?". Bam, eccola la domanda. Perché non è affatto una domanda scema, o maleducata. Lo studente non voleva essere maleducato, anzi. Era sorpreso. E anche un po' schifato, diciamola tutta, all'idea che qualcuno venisse pagato per svolgere un lavoro sostanzialmente inutile. Il ragionamento più o meno è il seguente: "Studi, e ti fai il mazzo perché Dante chi lo capisce, quello scriveva milioni di anni fa in un italiano incomprensibile. Poi:  che ti frega delle tre fiere, o dell'amor che move il sole e l'altre balle varie, ti spacchi la testa, e non FAI niente. Mica cucini, aggiusti una macchina, pialli il legno o dai un calcio al pallone per il divertimento di milioni di spettatori che poi ti ricop...

L'angolo di Don Camillo: la Gisella. Come affrontare la realtà

 Scusate l'assenza di questi giorni, ma a volte il tempo scorre via  veloce, tra lavoro (chi insegna sa che queste sono le famigerate settimane dei recuperi! Mgliaia di verifiche da correggere!), famiglia e tante  cose da fare. Ma eccomi al venerdì, eccomi alla rubrica dedicata al mio amato Guareschi e al suo don Camillo. Dalla prossima settimana prenderò in considerazione altri libri del Mondo Piccolo ; oggi mi soffermerò ancora su Don Camillo, nella 30esima edizione Bur, pagina 230. Questo l'antefatto: la Gisella, fervente comunista del gruppo di Peppone, viene trovata legata e incappucciata con il sedere dipinto di rosso. Peppone interpreta questo gesto come una "sanguinosa offesa alla massa proletaria". Dichiara uno sciopero e vuole che tutto, al paese, si fermi. Compreso l'orologio della torre del campanile. Va quindi da Don Camillo e gli intima di far fermare l'orologio; anzi, dichiara che, se non lo fermerà il sacrestano, lo fermerà lui stesso...