Quello di oggi non sarà un appuntamento dedicato alle pagine per me più intense del Mondo Piccolo, quanto un benvenuto al mese di agosto con le parole di Gureschi. Vi ricordate la scena del film in cui Don Camillo, accaldato, va a fare il bagno nel Po e qualcuno gli ruba i vestiti? Ecco come la scena viene introdotta nel libro. Fra l'una e le tre dei pomeriggi di agosto, il caldo, nei paesi affogati dentro la melica e la canapa, è una roba che si vede e si tocca. Quasi uno avesse davanti alla faccia, a una spanna dal naso, un gran velo ondeggiante di vetro bollente. Passi un ponte e guardi giù, dentro il canale, e il fondo è secco e tutto screpolato, e qua e là si vede un pesce morto. [...] Sulla provinciale naviga lentamente qualche biroccio a ruota alta pieno di sabbia, e il carrettiere dorme bocconi in cima al carico, con la pancia al fresco e la schiena rovente, o, seduto sulla stanga, pesca con una piccola roncola dentro una mezza anguria che tiene in grembo come una...
Di scuola, di libri, di cioccolato e ciò che sta nel mezzo