Di scuola, di libri, di cioccolato e ciò che sta nel mezzo
Cartoline del silenzio
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Ragionando ancora sul silenzio...Tre "cartoline", tre autori tra loro distanti, tre modi diversi di percepire il silenzio non solo per la fruizione dell'arte, ma anche per la creazione della stessa.
La signora Cristina , il "monumento nazionale" per dirla alla Guareschi, un giorno morì. Era il 1946. Lei, monarchica, diede, prima di spirare, disposizioni per il suo funerale: voleva la bandiera del re. Non quella della repubblica, ma quella del re perché "i re non si mandano via". E poco importa se c'era stato il referendum, la signora Cristina voleva che la sua bara fosse avvolta nella bandiera con lo stemma. "... Sulla cassa voglio la bandiera (...) La mia bandiera, con lo stemma (...) Dio ti benedica anche se sei bolscevico, ragazzo mio ", disse, rivolgendosi a Peppone. E poi chiuse gli occhi e non li riaperse più . Immaginiamo quale turbamento una simile richiesta potesse provocare in un sindaco comunista, che certo non poteva rispettare a cuor leggero una simile volontà. Chi ama Don Camillo sa benissimo quale fu la decisione di Peppone: Peppone accontentò la sua maestra. Ma, a mio avviso, la grandezza di questo episodio non sta nel
Scusate l'assenza di questi giorni, ma a volte il tempo scorre via veloce, tra lavoro (chi insegna sa che queste sono le famigerate settimane dei recuperi! Mgliaia di verifiche da correggere!), famiglia e tante cose da fare. Ma eccomi al venerdì, eccomi alla rubrica dedicata al mio amato Guareschi e al suo don Camillo. Dalla prossima settimana prenderò in considerazione altri libri del Mondo Piccolo ; oggi mi soffermerò ancora su Don Camillo, nella 30esima edizione Bur, pagina 230. Questo l'antefatto: la Gisella, fervente comunista del gruppo di Peppone, viene trovata legata e incappucciata con il sedere dipinto di rosso. Peppone interpreta questo gesto come una "sanguinosa offesa alla massa proletaria". Dichiara uno sciopero e vuole che tutto, al paese, si fermi. Compreso l'orologio della torre del campanile. Va quindi da Don Camillo e gli intima di far fermare l'orologio; anzi, dichiara che, se non lo fermerà il sacrestano, lo fermerà lui stesso
Mio figlio, 7 anni, ha scoperto quest'anno Leonardo da Vinci. Il merito di questa scoperta non è mio, ma del suo insegnante di religione che, un giorno, ha fatto vedere in classe un cartone animato intitolato Leonardo (Edizioni San Paolo). Da quel momento, è stato tutto un Leonardo qui, Leonardo là, sai che Leonardo ha fatto questo, ha inventato quest'altro. E pensare che all'inizio non riuscivo neppure a capire chi fosse 'sto benedetto Leonardo, fino a che il pargolo mi ha detto "Sai che viveva a Vinci? Dov'é Vinci?". Ahhh Dopo un estenuante pressing una certa insistenza, ho deciso di regalargli i dvd di questo cartone animato che gli aveva rapito il cuore; l'ho cercato su Amazon ed evidentemente l'unica acquirente interessata ero io, visto che 2 dvd li ho pagati la bellezza di 1,90€. Ecco Leonardo!!! (con Gioconda, Lorenzo, il gatto Pardo e Tiglio) Comunque i cartoni li ho visti: protagonista è Leonardo giovane con i suoi ami
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